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categoria: Poesie

Le notti dentro

Alle porte del mare
bussa il canto della malinconia,
e' questo il silenzio
nel quale ti invito a entrare.
Vele logore di attesa,
alla deriva nei secoli,
disperiamo porti immaginari,
dispensando memorie senza passato.
E le notti dentro intanto
urlano,
imprecano,
ci leccano
ci spogliano
ci uccidono,
ci salvano
come fari ritti nelle tenebre,
cattedrali sudicie di vanita' .
Con promesse,
con menzogne ,
con carezze
con partenze e ritorni,
con perfide verita',
con lastre di mero sole
conficcate nel cuore.
La citta' e' sepolta dai suoi stessi affanni
le luci lontane si perdono nella nebbia,
spasmi oramai divorati
dall' implacabile assenza.
La solitudine non prova pieta'
per queste mani che pregano,
che implorano il cielo di far piovere
un briciolo di pace.
Cosi' quel dio che non vuole tornare,
quel dio che non ricorda chi ha costruito il suo altare,
bivacca nei ricordi in compagnia della morte, baratta la croce con un pugno di sale e le scritte sui muri d' improvviso, non fanno piu' nessun rumore, le notti dentro l' anima, come per magia, non possono piu' farci del male.

Michele Gentile

segnalata da Sara giovedì 4 luglio 2019

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categoria: poesie

UNA GIORNATA PERFETTA

Scende la sera
Sui tuoi dolci occhi da bambina
Il soffice vento della primavera
Lo puoi sentire mentre si avvicina.
Una lieve brezza sfiora la veranda
La mia bicicletta è li in giardino
Questa sera non ho nessuna domanda
Ma cerco le risposte del destino.

Basta dare un’occhiata
E dimenticarsi un attimo della fretta
Basta vivere questa giornata
Una giornata perfetta.

Mando baci alle ragazze
Mentre premo i piedi sui pedali
Le macchine si perdono nel traffico
Chi suona, chi fa i fanali.
I negozi mettono fuori le luci
E la città comincia a brillare
Ultimamente mi sono sentito triste
Ma so che tutto prima o poi può cambiare.

Basta dare un’occhiata
Perché non sai mai ciò che ti aspetta
Una sorpresa è già arrivata
In questa giornata perfetta.

Il bar di Mike è ormai famigliare
Ho la tazza del caffè col mio nome
Devo essere sveglio per stanotte
Quindi versa, e non chiedermi come.
Basta lasciarsi un pò andare
E queste strade magiche prendono vita
È già pronto il pranzo di natale
Ed ho una voglia di festeggiare infinita.

Basta dare un’occhiata
Qualcosa di speciale è li che ti aspetta
So che tutti quanti l’hanno avuta
Una giornata perfetta.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG giovedì 6 dicembre 2007

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categoria: poesie

A MASSIMO

Non una parola
Non una ragione.
Il dolore che mi hai portato
Ha fatto tornare a galla tutti i ricordi.
Quando ero un bambino
E giocavo con Ale
Tuo fratello più piccolo
Lui voleva sempre imitarti
Eri il suo punto di riferimento.
Ti toccavamo i muscoli
E ci impressionavamo.
Ti guardavamo allenarti
A tirare pugni nel garage.
Poi quel foglio appeso al muro
Che ti qualificava campione italiano di pugilato
Testimoniava la tua grandezza.
Tutti conoscevano Ale
Come il fratello di Massimo
La guardia giurata.
E lui ne andava fiero.
Abbiamo parlato poche settimane fa
Eri sempre tu
Facevi le tue solite battute.
E mi ha fatto piacere
Parlarti per un po’.
Ora non riesco proprio a immaginare
Che non ci sei più.
Non è possibile.
Premere quel grilletto
Non può essere stato il tuo ultimo gesto
Sentire il proiettile dentro di te
Non può essere stata la tua ultima esperienza.
Ti conosco da sempre
Sono cresciuto con tuo fratello
Ci hai visti crescere
Ora rispetta la promessa
Di vederci diventare uomini
Forti e robusti come te.
E se proprio non potrai più esserci
Grazie per quello che hai fatto.
Grazie per questi venti anni.

Stanotte la città è in silenzio
C’è un rumore che viene dal cortile.
È Massimo che si allena nel garage.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG venerdì 27 aprile 2007

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categoria: poesie

E RITORNO A CASA

E ritorno a casa
Tra le strade umide e vuote
Tra le impronte di ruote
Che hanno accarezzato la città.
E ritorno a casa
Dopo anni di attese
Tra offese e sorprese
Che hanno preso casa in me.
E non sai che nome ha
Quel brivido che sale
Quando hai sempre vissuto qua
Ma ti sembra sempre più speciale.
E ritorno a casa
Tra l’asfalto ed il catrame
Tra i fiori cresciuti nel letame
E l’oro sommerso nell’argine.
E ritorno a casa
In mezzo a tutti i volti stanchi
Ed i capelli sempre più bianchi
E capitoli che non cambiano pagine.
E non sai dov’è
Il tuo cuore che fugge via
Ma che abita in te
E ti guida nella foschia.
E ritorno a casa
Tra rughe ed umiltà
Tra istanti ed eternità
Sarò sempre un pezzo di qua.
E ritorno a casa
Sotto nuvole passeggere
Tra volere ed avere
Scelgo ancora di voler avere
E ritorno a casa.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG giovedì 24 maggio 2007

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categoria: poesie

UN SABATO SERA

Ci sono sere che non capisco
Se preferisco andare in disco
O finire in un chiosco
E poi come sempre finisco
Al solito posto.
Oppure non sapere dove
In una sera che piove
In una città dove tutto si muove
E lasciare che tutto diventi una sorpresa
Cosicchè la serata tanto attesa
Non ci farà venir voglia di tornare a casa.

Ci sono certe sere
Dove non puoi sapere
Se finirai a bere o vedere
Cosa alle quali non potevi credere.
E così un sabato sera
Può diventare un sogno che si avvera
Con quell’atmosfera
Di gioia e amicizia.

Il tragitto non è corto
Se vuoi ti ci porto
Col mio mezzo di trasporto
E vedrai ne avrai un ricordo
Che inizierà da quando salirai a bordo.
E se mi sforzo
Potrei farti divertire un mondo
In un secondo ti farei fare il giro del mondo
A due passi da qui.

Non te l’ho mai detto
Quanto è perfetto
Questo mondo che ci sta stretto
Quando sono con te.
In questo sabato sera
Di qualcosa che non c’era
Ma ora è qui con noi.

Fammi compagnia
Non andare via
Spero tu voglia restare a casa mia.
Ora finisco questa poesia
E poi scivoleremo via
Tra la realtà e la nostra fantasia
Di questa magia che ti ha fatta diventare mia.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG domenica 3 giugno 2007

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categoria: poesie

IL CIELO FRA I RAMI

Dicevi che non c’era più nulla da dire
Che non ero più colui a cui pensavi
Prima di dormire
Mentre mi davi la buonanotte e ti giravi.
Ora, in questi giorni di confusione
Non stupirti se non ricordo subito il tuo nome.
La casa ora è vuota
E non trovo più la mia vita.
Sono qui solo come un cane
A cercare ciò che rimane.
Qualche amico mi consola
Qualche ragazza è sempre sola
Ma io non me la sento più
Se quella ragazza non sei tu.
Ogni notte guido in città
Seguo la mia vita che non sa
Qual è la direzione
Dov’è quell’emozione
Che non è più per me
Te la sei portata via con te.
Cerco il cielo fra i rami
Allungo il braccio ma mi taglio
Il sogno finisce quando inizia il domani
Quando inutilmente sarò sveglio.
Mi agito come sabbia al vento
Cado sempre sul cemento
Non sono più quello di pochi giorni fa
Le cose cambiano, ed il perché non si sa.
Mi metterò in testa che ognuno ha la sua vita
E, svelta, scivola fra le dita.
Io cerco la mia strada e continuerò
E cercherò il cielo fra i rami finchè non lo troverò.

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG giovedì 28 giugno 2007

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categoria: Poesie

Incosciente

Ritornando a casa mia
Guido piano ma la strada corre veloce
Attraverso la città,
senza meta e senza voglia di crederti più
tu non sei più tu,
hai già deciso come e quando tutto finirà
Cancellarti non so
Provo a odiarti però
Incosciente del dolore che c'è
Ogni strada è per me
Più distante da te
Resta niente.
Incosciente... sei dentro di me
Passa un giorno liquido
Nella notte conto sogni, vedo pioggia e tv
Cerco pace dove tu
Hai marchiato a fuoco i segni
Nel profondo e di più
Cerco un pretesto che
Fermi i ricordi sulle cose belle e la poesia
Cancellarti non so
Provo odiarti però
Incosciente del dolore che c'è
Ogni strada è per me
Più distante da te
Resta niente
Incosciente ... sei dentro di me
Cancellarti non so
Disegnarti perciò
E' incosciente ma è il bisogno che c'è
Forse è un attimo e sei già qui accanto a me
Da incosciente...
Tutto o niente...
incosciente... sei dentro di me...

Max De Angelis - tratto da 37 Minuti

segnalata da Laura domenica 22 luglio 2007

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categoria: poesie

Dove è più azzurro il fume

Certi giorni vado a camminare
Lungo il fiume silenzioso
Dove le anime che vogliono riposare
Qui trovano riposo.
E mi fermo ad ascoltare
I sussurri e le grida
Che poi sfociano sul mare
Dove il vento le sfida.

Ed ascolto il silenzio ed il rumore
Rinunciando alle parole
Lasciando fuori l'anima ed il cuore
Dove è più azzurro il fiume.

Certe notti ascolto i grilli
Perché a dormire non ci riuscirai
È come sentire gli squilli
Di un telefono a cui non risponderai.
E scendo giù per il viale
Chiudo gli occhi e seguo il flusso
Di quel fiume che non sa parlare
Ma cerco le parole passo dopo passo.

E mi sembra di capire
Che qualcosa stia per dire
E mi dice di seguire
Dove è più azzurro il fiume.

Arriva l'alba e sono qua
Da quest'acqua bagnato
Ogni giorno in un'altra città
Ed ogni giorno sempre dove sono nato.
Vado in acqua e mi lascio cadere
Dove il fiume mi abbraccierà
Dove andrò non lo posso sapere
Ma so che il fiume mi cullerà.

Ed il mio corpo continua a viaggiare
Dal fiume verso il mare
Per potersi un giorno rialzare
Dove è più azzurro il fiume.

LucaG - tratto da MyLirics

segnalata da LucaG sabato 6 gennaio 2007

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categoria: Poesie

LEI

notti come questa quasi magica
tutto intono segue una sua metrica
lento il suo tam tam però non smette mai
notti come questa ti resettano
nel silenzio senti cosa dicono
quei pensieri che di giorno ascolti mai
credevi non ci fosse più
è invece lì nel cuore dove l'hai lasciata
lei!Se potessi torneresti indietro
tutta la tua vita fino al primo inconto
lei che non l'ha capito mai
lei che non glielo hai detto mai
e adesso pensi a lei che da quel giono non l'hai più sentita lei che se potessi le chieresti scusa

chissa se dormirà o se sta notte come te
un pò ci penserà
è il solito gioco mente ed anima ha poco
a che fare con la logica
una sa ascoltare l'altra quasi mai
i pensieri spesso ti convincono
se da sentimenti si travestono
solo in certe notti poi ti accorgi che
credevi non ci fosse più
e invece è lì nel cuore dove l'hai lasciata
se potessi torneresti indietro tutta la tua vita fino al primo incontro lei
lei che non l'ha capito mai
lei che non glielo hai detto mai
e adesso pensi a lei che da quel giorno non l'hai più sentita
lei che se potessi chiedersTi scusa a lei
lei che chissà se dormirà
o se sta notte come te
guarda le luci di città riflesse nei suoi sè
che il giorno nuovo sveglierà
lei che se potessi torneresti indietro tutta la tua vita fino al primo incontro lei
lei che non l'ha capito mai
lei che non glielo hai detto mai
e adesso pensi a lei che da quel giorno non l'hai
più sentita
lei che se potessi chiederesti scusa a lei
lei che chissà se dormirà o se sta notte come te
credeva non ci fosse più
e invece sei lì nel cuore dove l'hai lasciata tu!

BeKi

segnalata da Beki lunedì 13 marzo 2006

stelline voti: 16; popolarità: 0; 1 commenti

categoria: Poesie

niente tranne il coraggio

Stanotte su questa strada
Sto pensando a quando eravamo io e te
Il modo in cui apparivi
E le tue parole tornano da me
Dalle auto che passano le voci cantano
Nei bar vuoti dove le chitarre suonano
Durante quella chiacchierata
Abbiamo parlato di chi se la sarebbe cavata

Nessuno tranne i coraggiosi
Niente tranne il coraggio
Quelli abbastanza forti da salvare
Qualcosa da ciò che hanno saputo dare

In queste notti ti sto sognando amica mia
Quella tua vecchia immagine volata via
Questi sogni tornano nella mia mente
E so che quella ragazza non esisterà per sempre
Tranne che per un istante in uno sguardo sconosciuto
O in una vecchia canzone che solo noi abbiamo riconosciuto
Ecco dove ti trovo questa sera
E tu nel mio cuore sei ancora la cosa più vera

Nessuno tranne i coraggiosi
Niente tranne il coraggio

Stanotte vedo i soliti vecchi amici in città
Persi ancora in giochi che di vincere non c'è possibilità
Perdono tutto e poi giocano di nuovo
Finchè le forze li abbandonano o il cuore resta vivo
Ora, chi è quell'uomo che pensa di poter decidere
Quali sogni devono essere dimenticati e quali possono vivere
È mai stato per queste strade a camminare
Per guardare dentro gli occhi di chi sa osare?

Nessuno tranne i coraggiosi
Niente tranne il coraggio
Quelli abbastanza forti da salvare
Qualcosa da ciò che hanno saputo dare.

LucaG

segnalata da LucaG venerdì 1 settembre 2006

stelline voti: 9; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

9 gennaio

Torno reduce da una sconfitta,
la mia reazione fu la difesa,
mura invalicabili affiancano
le strade che percorro,
le mani che stringo.

Dio, se ti aspettavo,
la tua vitalità eclissa
la mia parte oscura,
distruggi pure tutto,
stendimi, bruciami, purificami,
e voltati, perchè sei bella da morire.

Con le parole mi trattengo.
Per capirti, per non rischiare,
voglio viverti e per questo
abbatto ogni cosa, corro verso te,
ma sei distante,
in luoghi comuni ci siamo incontrati,
a fini diversi siamo destinati.

Sento che sei la mia salvezza,
il mio orgoglio personale,
la bambina della favola,
saltelli e ridi con verità,
rifallo,
osservarti mentre lo fai è un incanto,
ogni tuo movimento è fotografia.

Con la tua arte dipingi il mondo,
con il tuo pennello colori ciò che vedo grigio,
fatti prendere per mano,
dipingiamo insieme questa città.

Non ti conosco quasi per niente,
eppur mi pare di conoscerti da una vita,
sto impazzendo, a guardarti,
sei tu, il ciel sereno del giorno e della notte.

Sei l’ingrediente mancante,
il sogno smarrito
la pozione di magia e singolarità
di cui mi nutro.
Puoi cambiare il corso degli eventi,
il colore dei miei giorni
ma non la potenza dei miei sentimenti.

segnalata da purafollia sabato 2 settembre 2006

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categoria: Poesie

Ricordo

Ho scritto e fatto a pezzi,
una miriade di foglio
che ora giacciono ai piedi del letto.
Fuori piove.
Le gocce scivolano sui vetri della finestra,
il vento muove le fronde degli alberi
mentre nuvole di folgie rosse
volano in quà e in là.
Le luci della città,
che in questo tardo pomeriggio
appare più frenetica che mai,
arrivano soffuse e distorte dall'acqua.
Seduta ai piedi del letto,
ricordando ogni momento passato insieme,
ogni sospiro, ogni sguardo
e ogni abbraccio.
Ricordo anocora quel lontano giorno,
il lontano giorno in cui ci incontrammo.
Tutto attorno a noi scomparve,
solo tu ed io, i nostri sguardi
e il nostro amore, come un vortice...
Ma il ricordo che non mi dà pace,
quel martellante ed insistente ricordo
che opprime i miei pensieri...
l'ultima volta che ci abbracciammo.
Sguardo assente e freddo,
nei tuoi occhi,
non c'era più quel brillio
che in principio mi conquistò.
Chissà dove sei...
Chissà con chi sei...
Non riesco a fare a meno
di pensarti.
Ed ora sono quì
sola, senza di te.
Accompagnata solo dalle lacrime
e dal tuo dolce ricordo.
Compagni fedeli della mia agonia
e del mio dolore.

Laura

segnalata da Laura mercoledì 16 ottobre 2002

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categoria: Poesie

La gente,un addio e la neve .



Si sorprende se le ombre
avvolgono una spiga dorata,
dorme vivendo
su fresche abitudini,
cerca un sogno di stelle ,
due occhi
e un lago profondo
nel quale specchiarsi .
Vuole un cuore
grande
da abitare e non sa
dove andarlo a cercare .
Scrivo queste righe
sulla gente
in una notte
senza voce
e immagino la mia città
rubata dalla neve ,
pura e limpida sconosciuta ;
le cose più belle
potrei scrivere
con le dita
sulla strada di un amico
sdraiato
in un pensiero
che mai andrà perduto.
La neve,
magico candore ...
su di lei
potrei lasciarmi andare ,
mentre mia madre
sogna,
e corre nel sonno
i suoi campi fioriti .



Carlo Bramanti

segnalata da Carlo Bramanti domenica 16 febbraio 2003

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Per te...

Tu
tu sola
Mi hai insegnato il significato del mondo visibile
Quando mi fa restare stupefatto
e dentro di me una voce sussurra “Che bello”
e qualcosa di grande entra nel mio animo.

Oh, per tutta la vita
Vissi ignaro della causa
Troppe volte in ammirazione
Dinanzi ad un paesaggio
A un monumento
Ad una piazza
A una rupe
A un viottolo
Ad un deserto
Senza capire il segreto.

Ma ora
Ora
il segreto si è svelato: l’Amore.
I boschi
Le pianure
I fiumi
Le montagne
I mari
Le valli
Le stelle
Di più, di più
Le città
I palazzi
Le pietre
Il cielo
I tramonti
Di più, di più
Le tempeste
La neve
La notte
Il vento
Di più
Il mare
È tutto abbracciato da un presentimento
D’Amore
Il tuo Amore
Presentimento di te.

Dovunque il pensiero di te
Gioca a nascondino.
Mi sovviene la finestra solitaria illuminata
Nella sera d’inverno
E tu ci sei
Ricordo la spiaggia sotto le rocce bianche
E tu ci sei
Ripenso ai caminetti accesi
E tu ci sei
Mi culla il barlume dell’alba
E tu ci sei
Mi rapisce il volo degli uccelli
E tu ci sei
Guardo il debole splendore
Delle montagne solitarie
E tu ci sei.
Mi perdo nel giro immenso
Delle onde sulla sabbia
Sulle conchiglie
E tu ci sei.

Vorrei abbracciarti.

MareVento - tratto da ...il mio cuore...

segnalata da MareVento lunedì 29 dicembre 2003

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categoria: poesie

strade di fuoco

La porta sbatte
L'aria fa volteggiare il tuo vestito
Come un pensiero si libera nell'aria
Mentre un giorno è finito
Il piano suona per i cuori solitari
Eccomi qui per i nostri sogni più cari
Non lasciarmi uscire
Fuori ci sono cose che non voglio capire
Non chiuderti in camera, sai perché son venuto fin quaggiù
Mi guardi e dici che non sei più una bambina, non più
Non esser triste, la notte è senza catene
Non ti senti tanto bella ma per me vai bene

Puoi nasconderti sotto le coperte
E lasciare che il dolore trovi le porte aperte
Strappare fiori, pensando ai tuoi amori
Che hai gettato fuori
Spendere un'intera estate pregando inutilmente
Per una buona azione da parte della gente
Non sono un eroe, questo è chiaro
Tutto ciò che posso offrirti è un po di riparo
Con qualche probabilità di poter arrivare
Che cos'altro possiamo fare?
Se non chiuderci dentro
E lasciare che il vento
Butti all'indietro i tuoi capelli
La notte sembra schiarita
Lungo quella strada infinita
In mezzo a sogni che sono sempre quelli
Abbiamo una possibilità di rendere i nostri sogni reali
Di cambiare queste ruote con delle buone ali
Credi in ciò che non vedi
Il cielo ci aspetta lungo questi marciapiedi
Vieni vicino a me
Arriveremo in un posto che sono sicuro c'è
In queste strade di fuoco
Piccole luci in una terra abbagliata dal sole
Possiamo farcela se il nostro cuore lo vuole
Tieni duro e buttati
Nelle strade di fuoco

Ebbene, ho questa penna che sa come scrivere
Io sono qui, se ti va di correre
Il nostro sogno lo vedremo realizzato
La strada è libera ma il percorso è ostacolato
So che ti senti sola, lo capisco dalle tue parole
Ci sentiremo liberi e le promesse saranno sciolte al sole

Posso leggere il dolore negli occhi di chi stai lasciando
Ma le loro lacrime si fermaranno ai sorrisi
Quando capiranno che il tuo sogno si sta realizzando
C'è chi grida il tuo nome nella notte
Buttando le ginocchia a terra
O pregando su finestre rotte
E tutta la vita che ho tenuto fra i denti
Finalmente la potrò vivere
È una città di perdenti
E ne sto uscendo per vincere.

LucaG - tratto da MyLirics

segnalata da LucaG giovedì 25 gennaio 2007

stelline voti: 2; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

IL NOSTRO MARE

C’era il bisogno di andare
C’era la voglia di fare tutto ciò che non puoi immaginare
Mentre sei a Milano nel traffico ad imprecare
Mentre vai a lavorare.
C’era la voglia d’amore
Che timido entra come un raggio di sole
E si appoggia sulle labbra per dare quel sapore
Che scivola nel cuore e fa sparire ogni dolore.
Che cosa hai fatto? Sarai stata buona
Di corsa a pregare mentre la campana suona
C’è un Dio che non ti abbandona, ma anzi perdona
E ci regala questa “avventurona”
E questa volta sta dalla parte di questa splendida persona…
Questa ragazza che tiene l’amore negli occhi
Stella cadente di mille notti, brivido quando mi tocchi
Non credere in noi due sarebbe da sciocchi.
Devo tessere il mio benessere per essere
Come voglio io
Ma quando il tuo amore mi elesse re
E tu entrasti come un calesse nel cuore mio.
Ora non sono più ferito, sono guarito
Sul mio trono sono salito.
Guardo la stella che mi indichi col dito
E sa farsi riconoscere in un cielo infinito.
Camminavamo in riva al mare
E i tuoi capelli si muovevano al vento
Io cercavo di ricordare
Un altro momento in cui ero così contento
Ma non lo sono riuscito a trovare
Per questo cerco di essere attento
A non perdermi nemmeno un minuto di noi
Ma vedrai, se sarai nei guai con me ne uscirai
E ti accompagnerò da qui in poi.
E al ritorno lungo la riviera, quella magica atmosfera
Creata da noi due e da quel sogno che si avvera
Sullo sfondo, un altro mondo, una città che non sembrava vera
Poi io e te mano nella mano andavamo incontro alla sera.
Questa piccola gita, che mi ha segnato la vita
La porterò sempre dentro di me
Sarà l’immagine più colorita
Dai baci con le dita, allo stare abbracciato a te.
Ti porterò dentro ai miei occhi
Come quell’immagine riflessa nel canale
E quando sentirò male, penserò a questa vacanza speciale
E al nostro amore grande e immenso come quel mare.
…Il nostro mare

LucaG - tratto da MyLyrics

segnalata da LucaG venerdì 4 giugno 2010

voti: 0; popolarità: 0; 0 commenti

categoria: Poesie

Autunno Meteoropatico

Nel folto grigiore urbano
a sprazzi splendente,
l'astro ameno del giorno
si cela sfumato e corbellante
sui quei volti indifferenti
dei loro convulsi corpi
spediti verso le proprie mete,
mentre placida l'autunno intraprende le sue piroette
sul libeccio che aspira sfociare
in una intensa pioggia
di melanconia da scordare!
Cromie sfumate
si allontanano avvolte
nel silenzio dietro ogni angolo,
mentre foglie brune e gialle
sussurrano il loro stormire
sotto alle mie suola,
le vie come vesti di cenere
si tingono d'ombre
ed errate congetture
che come un veleno
il cuore inerte rende immobile!
Dal parabrezza ahimè
ignava or cerco
il riflesso rarefatto dell'etere,
la metamorfosi che la Terra
dona in tale momento,
ma l'umido asfalto
nel suo abbraccio inerte,
privano i miei occhi
da quel bagliore incantato!
È un'assenza costante,
un'obliterazione implacabile
che mi spacca il cuore,
respiro saviamente riposta
solo nella tua casa, nella tua vita!
Amor che or mi sei lontano...
E così, rimango prigioniera
del tempo irremovibile,
senza poter annusare
il profumo del risveglio
delle dolci caldarroste
dopo l'amplesso dei sensi
dalle più sensuali movenze.
Le strade or si ergono
come celle asfittiche,
in cui l'autunno canta
folate stonate dal crepitio
della malinconica pioggia
da cancellare sulla mia pelle!
Ma le mie pietrificate membra non avvertono la lirica,
mancano i sensi per catturarne l'essenza vibrante...
Eppure là fuori,
la sconfinata bellezza
delle bronzee foglie
che danzano
e danzano in cerchio,
come candide gocce di rugiada,
e l'arcobaleno
dalle tenue tonalità,
rendono magnifico
il mio sguardo di vita o di morte,
in un'arpa che la natura accorda!
Mi sfugge la speranza d'averti,
che come fronde caduche
or siamo amanti scostanti
nel fruscio che si leva
come cantilena
nelle piaghe che risvegliano
il presente nel traffico
dagli assordanti clacson,
ma tra le mura dell'urbanità
che mi imprigiona e avvita,
resto legata a un panorama monotono e opaco,
annusando fragranze
che la mia città frutta,
come un animale assetato
di antichi olezzi che non trovo!
Forse un giorno astratto fuggirò
da questo scuro labirinto,
dalle urla della metropoli
che opprime e confonde,
per vivere l'autunno
con lo sguardo estinto
dalla meteoropatia
sulle spalle di una natura
che implora respiro profondo!
Fuggirò per raggiungerti.
E fino a quel giorno,
mi dedicherò a ricordare
immersa nella caverna dell'urbanità infame
che esiste un mondo
di intervalli e cadenze,
non solo ricamati di nostalgie
e reminiscenze in amarezze,
ma anche di intagli
di sbuffi d'aliti di vita
da cogliere per vitalizzare
quei momenti da lavare
con fiducia nella fede
che in quel giorno che verrà
sarà magione per l'amore,
senza grigiore e senza orpello
a offrire un autunno
senza affanno e senza ombrello!

©Laura Lapietra

Laura Lapietra

segnalata da Laura Lapietra mercoledì 4 ottobre 2023


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